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La Galleria degli Uffizi, una stampa del '700
Gli Uffizi ospitano, su una superficie di circa 8.000 mq, una delle più importanti collezioni artistiche di tutti i tempi, comprendente sculture antiche e dipinti su tavola e tela di scuole italiane e straniere dal XIII al XVIII secolo. La Galleria degli Uffizi è stata anche il primo museo accessibile al pubblico: fin dal 1591 era visibile a chiunque ne facesse richiesta al Granduca. Con i suoi quattro secoli di storia, gli Uffizi sono da considerarsi il più antico museo del mondo.
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Beato Angelico, S.Lorenzo
Il Palazzo, iniziato da Giorgio Vasari nel 1560 e completato dal Buontalenti, che vi ideò la celebre Tribuna, fu concepito da Cosimo I de' Medici come sede degli uffici ("uffizi") amministrativi di Stato, per i quali Palazzo Vecchio, anch'esso affacciato su Piazza della Signoria, era diventato troppo piccolo. Ad iniziare la trasformazione in museo fu invece suo figlio Francesco I che, nel 1581, fece chiudere con grandi finestroni la Galleria del secondo piano e vi raccolse parte delle collezioni granducali di statue antiche, medaglie, gioielli, armi, quadri e strumenti scientifici.
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Cosimo I de' Medici,
autoritratto
del Vasari, Francesco I de' Medici
Instancabili collezionisti, i Medici arricchirono costantemente la Galleria: tra gli ingressi più cospicui quelli dovuti all'eredità di Vittoria della Rovere (1631), moglie di Ferdinando II, e agli acquisti del cardinale Leopoldo de' Medici (1617-1675), grazie al quale furono gettate le basi del Gabinetto Disegni e Stampe (al primo piano degli Uffizi, dove un tempo sorgeva il Teatro di Corte costruito da Bernardo Buontalenti) e della raccolta di Autoritratti oggi esposti nel Corridoio Vasariano che unisce gli Uffizi alla reggia di Palazzo Pitti.
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Uffizi, il primo corridoio
Alla morte dell'ultimo granduca Medici, Gian Gastone, la sorella Anna Maria Ludovica riuscì a impedire la dispersione del patrimonio artistico con il famoso "Patto di famiglia" (1737, riconfermato nel testamento del 1743) che lasciava tutto in eredità non ai successori della casa Asburgo-Lorena bensì alla città stessa di Firenze "per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei forestieri". Questo documento risulterà fondamentale anche per ottenere la restituzione delle opere prelevate e trasportate a Parigi in epoca napoleonica.
Più volte ristrutturata e riordinata nei secoli secondo il gusto culturale delle varie epoche, la sede espositiva comprende oggi 45 sale con circa 1.700 dipinti, 300 sculture, 46 arazzi, 14 fra mobili e ceramiche. Le opere di proprietà degli Uffizi sono in realtà circa 4.800: le rimanenti si dividono fra i depositi e i prestiti ad altri musei.