Castello
di Poggio alle Mura Santuario di S. Maria a Pietracupa Certosa di Firenze | Cortona |
Barberino Val d'Elsa
Visitate Barberino Val
d'Elsa, un vicariato dal 1313, che conserva le mura (1203), con una Porta, quella
Romana (o Senese). Da vedere il Palazzo Pretorio, la pieve di S. Bartolommeo e
l'ex-Spedale dei Pellegrini con dei reperti di Petrognano (zona dell'antica
fortezza di Semifonte, distrutta da Firenze nel 1202) e degli insediamenti
etruschi di S. Martino. A 4 km. dal paese, sulla collina dove sorgeva un tempo
Semifonte, si trova la Cappella di S. Michele (Santi di Tito), con la cupola che
riproduce in misura ridotta quella di S. Maria del Fiore
La Certosa di Firenze
può essere facilmente raggiunta con un bus n. 37 da Piazza S. Maria
Novella. La visita al monastero, di grande interesse architettonico, viene
condotta dai monaci stessi, i quali vendono anche loro famosi liquori nella
bottega all'esterno. Colline dolcissime circondano questo grandioso
complesso. Fate una bella passeggiata a piedi o in macchina nella zona fra la
Certosa di Firenze e l'Impruneta. Per strada troverete il borgo Le Rose con la
chiesa di S. Lorenzo (all'interno dipinti di Taddeo Gaddi e della scuola di
Ghirlandaio); la grande villa Antinori, ricostruita nel 1513 con affreschi dei
sec. XVII e XVIII; Baruffi, caratteristico borgo sul crinale della collina; San
Michele a Quintole con affreschi di Bicci di Lorenzo e della scuola fiorentina
del XIV sec. Accompagnati da un paesaggio splendido, potete concludere la
passeggiata nel ridente paese dell'Impruneta.
Sulla strada che da Siena va verso Massa
Marittima e poi Follonica, si trova l'antichissimo Eremo e l'Abbazia di San
Galgano. Suggestiva i resti dell'Abbazia della quale sono rimasti sole le mura e
i transetti a cielo aperto. Completamente integra la canonica. Nell'eremo sulla
collina sovrastante si può ammirare la famosa spada nella roccia dove il
guerriero Galgano si inginocchiava a pregare.
Visitate Pian dei Giullari,
con la villa il Gioiello, dove visse gli ultimi anni Galileo, e col vicino
Osservatorio di Arcetri. La via prosegue poi verso il monte Oliveto, celebre per
la villa Strozzi, per la villa di Bellosguardo e perchè nella Villa
Calamai visse, ospite di Quirina Mocenni, Ugo Foscolo mentre scriveva "Le Grazie"
(1813).
Vallombrosa, con il suo bel monastero, è abbastanza distante da
Firenze, perciò vi consigliamo di noleggiare una macchina per arrivarci.
E' il rifugio dei fiorentini dalla calura estiva, sito in alto sulle montagne
è circondato da alti pini ombreggianti e vedute meravigliose.
Fiesole la famosa
città etrusca arrampicata sulla sua collina, può essere raggiunta
facilmente in autobus da Piazza S. Marco. Visitate l'anfiteatro e il museo, la
cattedrale, e la chiesa ed il monastero di S. Francesco, quest'ultimo visitabile
dopo una ripida salita dalla piazza.
Prendete un autobus (Sita - P.za Stazione) per Greve
in Chianti. Il paesaggio che ammirerete durante il tragitto è splendido e
troverete bellissimo il caratteristico paese e la sua piazza. Lì potete
acquistare il famoso vino del Chianti nelle fattorie e nei negozi locali, oltre
all'olio di olivva ed altre delizie gastronomiche.
Fate una gita a Vicchio, il paese natale
di Giotto e del Beato Angelico. Potrete ammirare l'antico castello "la Torre
dei Cerchiai", la pieve di S. Giovanni Battista e il Palazzo Pretorio che
ospita il Museo Beato Angelico. Fra i tesori del Museo da vedere un prezioso
affresco della scuola di Giotto, un acquasantiera del XIII secolo, un affresco
proveniente da Rupe Canina, una terracotta di Andrea della Robbia e reperti
etruschi.Oltre alla casa di Giotto, a Vicchio si trova anche la casa di Benvenuto
Cellini.
Londa, situata nella valle del Moscia, è sicuramente un incantevole
località dove passare una piacevole giornata. Vi si trova un lago per la
pesca sportiva immerso fra il verde e i torrenti della valle, molto apprezzato
dagli appassionati. E' famosa per le sue manifestazioni folkloristiche tutta la
zona dove esistono ancora antiche borgate: San Leolino (rocca e chiesa del XI
sec.), Sant'Elena a Rincine (nella chiesa romanica una Madonna del della Robbia;
feste popolari in agosto), Rata e Vierle.
Pratolino, molto conosciuta per l'antica villa
medicea, oggi detta Villa Demidoff, nel meraviglioso parco della quale
(visitabile solo da maggio a settembre) si può ammirare la statua
dell'Appennino del Giambologna, è situata a nord di Firenze sulla Via
Bolognese. Vicino all'abitato si trova la deliziosa chiesa quattrocentesca di San
Cresci a Macioli e oltrepassato Pratolino sulla S.S. della Futa, si raggiungono
Fontebuona e Vaglia
Di notevole interesse artistico è sicuramente
il paese di San Piero a Sieve. Nella chiesa parrocchiale si trovano il fonte
battesimale esagonale in terracotta policroma attribuito a Luca della Robbia e un
crocifisso attribuito a Raffaello da Montelupo. Domina sull'intero paese la
fortezza medicea di San Martino, architettura del Buontalenti. Nelle vicinanze
è situato il bellissimo castello del Trebbio, progettato dal Michelozzo.
Da non perdere anche una visita nella chiesa di Santa Maria a Fagna. A poca
distanza dal paese, si trova il Bosco ai Frati, convento francescano che conserva
tutt'ora un prezioso crocifisso del Donatello.
Sulla strada fra San Piero a
Sieve e Barberino di Mugello si può ammirare la villa medicea di
Cafaggiolo. Originariamente fortezza fiorentina, fu trasformata successivamente
da Cosimo il Vecchio, su progetto di Michelozzo nel 1451, nel odierna villa. Si
può visitare solo dietro richiesta (Turismo Ambiente 055/8458793).
Andate a visitare Scarperia, antica cittadina del Mugello, famosa per la
sua secolare produzione artigianale di lame, coltelli, forbici, oggetti in ferro,
etc. Vi si trova il Palazzo Pretorio, importante costruzione del Trecento
toscano, che divenne sede dei vicari dal 1415. L'Oratorio della Madonna di Piazza
contiene un tabernacolo attribuito ad Andrea della Robbia il quale incornicia una
Madonna col Bambino di Taddeo Gaddi. La Propositura accoglie un tondo marmoreo di
Benedetto da Maiano, un tabernacolo di Mino da Fiesole e tele di Rosselli.
Nell'Oratorio della Madonna dei Terremoti potrete ammirare il famoso affresco
attribuito a Filippo Lippi.
A Montesenario, situato fra Pratolino e Bivigliano,
troverete un antico convento dell'ordine religioso dei Servi di Maria, fondata
nel 1233 da nobili fiorentini e refatto nel XVI secolo, dal quale potrete godere
un bellissimo panorama sulla vallata dell'Arno e sul Mugello. All'interno del
convento dipinti del Rosselli e del Ghirlandaio.
San Casciano Val di Pesa, una
ridente cittadina arroccata su un'alta colle al sud di Firenze in direzione
Siena, fu dominio di Firenze dal 1272; in seguito divenne quartier generale di
Arrigo VII nel 1312 e subì diversi occupazioni e saccheggi. Le sue
fortificazioni risalgono dal 1343 e fu cinto di mura nel 1355, con un
consolidamento eseguito nel XVI secolo da Cosimo I. La Collegiata, la Compagnia
del Suffraggio e la chiesa della Misericordia o di S. Maria del Prato conservano
pregevoli opere d'arte.
Barberino Val d'Elsa conserva tutt'ora le vecchie
mure, fortificate nel 1203 con una Porta Romana (o senese). Dopo l'assedio e
l'invasione di Arrigo VII, divenne vicariato (1313). Importante il Palazzo
Pretorio, con accanto la pieve di S. Bartolommeo. L'ex Spedale dei Pellegrini
contiene reperti di Petrognano (la zona dell'antica Semifonte, distrutta dai
Fiorentini nel 1202) e degli insediamenti etruschi di S. Martino. Sulla
località dove una volta sorgeva Semifonte (circa 4 Km dal paese), si trova
la Cappella di San Michele, di Santi di Tito, con la cupola che riproduce in
miniatura quella di Santa Maria del Fiore a Firenze.
Poco prima di arrivare a
Siena (per la Superstrada) potete vedere sulla destra la sagoma imponente di
Monteriggioni, una cittadina minuscola cinta da mura antiche e appollaiata in
cima ad una collina. Non è lontana dall'uscita dell'Autopalio e certamente
vale la visita perchè sembra intatta, identica a com'era secoli
fà.
Visitate Sesto Fiorentino, cittadina fiorente di industrie (ceramica e
attività artigiane) alle porte di Firenze. Da notare l'antico pieve di S.
Martino, le cui origini risalgono al sec. IX, oltre al Palazzetto Pretorio con la
facciata ornata da numerosi stemmi di podestà. Da Sesto si può
raggiungere per la via panoramica dei Colli Alti la cima del Monte Morello, da
dove si gode un panorama amplissimo.
Visitate San Gimignano (Sita o Caf - sentire vostro
portiere), la famosa città delle torri, situata in cima ad una collina in
mezza alla bella campagna del Chianti. Nonostante ci sia molto da scoprire
architettonicamente, tutto è raccolto in uno spazio relativamente
piccolo.
Il
castello di Montefioralle è un antico borgo, importante roccaforte durante
gli scontri tra Firenze e Siena. Situato sulle colline che dominano Greve in
Chianti, è caratterizzato da un'unica strada che gira anularmente intorno
alla chiesa di S. Stefano (nell'interno un'interessante Madonna del '200 e
dipinti fiorentini dal XIV al XVI secolo): un modesto edificio è
tradizionalmente indicato come la casa di Americo Vespucci. Nei pressi anche la
chiesa di S. Cresci (XI sec.).
Vicino al borgo di Talete (tra San Casciano e
Cerbaia) si trova S. Giovanni in Sugana, chiesa romanica parzialmente rifatta nel
XVI sec. All'interno si trovano una notevole acquasantiera della scuola di
Biduino (XIII sec.), una cornice robbiana, il pulpito ligneo del sec. XV e, tra
le altre opere, un'Incoronazione della Vergine di Neri di Bicci; interessante
anche la visita al chiostro. Magnifico il paesaggio che spazia sulla Val di
Pesa.
Andate a scoprire la zona di Carmignano. Qui potete trovare resti etruschi
(Comeana e lungo le pendici di Poggio alla Malva), strade costruite in epoca
romana e chiese che risalgono al X-X1I secolo (Artimino e San Giusto).
Affascinanti Carmignano e il borgo di Artimino, con i resti di mura, rocca e
castello. Artimino è dominato dalla villa medicea La Ferdinanda, costruita
da Buontalenti per Ferdinando de' Medici, figlio di Cosimo I.
Il
paese di Castellina in Chianti è posto tra le Valli dell'Elsa, dell'Arbia
e della Pesa. Già feudo dei Trebbio, passò agli inizi del XV sec.
sotto Firenze che lo cinse di mura. Il paese è dominato da un'alta rocca
medioevale, da dove si gode uno splendido panorama. Un esempio della tipica
architettura del luogo è l'affascinante Via delle Volte, antico
camminamento coperto che faceva parte delle fortificazioni cinquecentesche.
Visitate anche l'Ipogeo Etrusco di Montecalvario, a poco più di 1km. dal
paese e il borgo delizioso di Fonterutoli, sulla strada per Querciagrossa.
Una
delle strade secondarie per San Casciano passa da Chiesanuova, e quindi da S.
Andrea in Percussina, celebre per il soggiorno di Niccolò Macciavelli: la
villa, ora Bossi-Pucci (detta anche l'Albergaccio) è nelle vicinanze
dell'Osteria in cui Macchiavelli si "ingallioffava". Poco oltre si trova
Faltignano, la cui chiesa di S. Bartolomeo (XIII sec.) contiene alcune opere del
tardo '300 e '400. Superato Spedaletto, trovate la chiesa di S. Maria a
Casavecchia del XII sec. (con pala in terracotta policroma robbiana), e poi, poco
prima dell'innesto con la Cassia, la settecentesca Villa Antinori.
La
Pieve di S. Giovanni Maggiore si trova sulla strada Faentina che da Borgo S.
Lorenzo conduce a Marradi. Poco prima di Panicaglia, sulla sinistra, un filare di
cipressi conduce alla Pieve. La chiesa risalente al X sec., fu riedificata nel
1529 e modificata nell'800. Interessante è il campanile dell'XI sec. a
sezione ottagona su basamento quadrato. All'interno i vetri delle finestrature
sono opera della Manifattura Chini.
Andate a scoprire Panzano (m. 478) proseguendo sulla
via Cassia dopo Greve. Il suo castello fu quasi raso al suolo nel 1260 ad opera
dei Ghibellini. Interessante la pieve romanica di S. Leolino (XII secolo), con
tre navate, tre absidi, soffitto a capriate e chiostro adiacente, che raccoglie
una preziosa tavola di Meliore di Jacopo (XIII seccolo), pregevoli dipinti di
scuola senese del '400 e un tabernacolo robbiano. Dal piazzale antistante la
chiesa si gode una vista panoramica della Val di Pesa. Poco oltre la chiesa di S.
Maria Assunta (completamente rifatta nel XIX secolo) presenta all'interno
un'opera attribuita a Ridolfo Ghirlandaio e una Madonna del Maestro di
Greve.
Visitate San Polo, caratterizzata da un'amena posizione tra Monte Masso
(m.467) e il Monte Muro (m.634). Il paese è rinomato soprattutto per la
secolare coltivazione del giaggiolo che si estende anche a Poggio alla Croce,
Reggello e molti altri paesi della Toscana. A maggio vi si svolge la festa
internazionale del giaggiolo. I rizomi di questo fiore sono esportati in tutto il
mondo per la fabbricazionedi profumi e cosmetici. Nella Pieve di San Miniato in
Rubbiana un'antica iscrizione gotica ricorda la consacrazione della chiesa
nell'anno 1077. Si può raggiungere facilmente San Polo da Firenze,
lasciando la via Chiantigiana a Grassina. Proseguendo si arriva nel
Valdarno.
Visitate Rignano sull'Arno dove nella chiesa di S. Clemente a Sociana si
conservano un bassorilievo del Rossellino e due angeli portacandelabri di Mino da
Fiesole. Qui nacque Ardengo Soffici, pittore e scrittore (1879-1964). La villa di
Torre a Cona domina, con la sua maestosa architettura rinascimentale, la valle
dell'Arno. Il castello di Sammezzano è una ristrutturazione ottocentesca
di architettura revivalistica con esotismi arabo-moreschi dell'antico castello
degli Altoviti, passato ai Medici e poi, nel 1605, agli Ximenes d'Aragona;
attualmente è adibito ad albergo-ristorante.
Andate a visitare Incisa
Valdarno; le forme del paesaggio che, nel Valdarno Superiore, presentano
stratificazioni rocciose scavate dall'azione erosiva delle acque del fiume,
spiegano l'origine del nome Incisa. Qui troviamo la torre del antico castello
incorporata in una casa colonica. Nella parte alta di questo "castello" si
trovano la casa paterna di Francesco Petrarca, dove il poeta abitò in
gioventù, e la ex-chiesa di S. Biagio. Nell'Arno si notano i resti del
ponte da cui si gettò la giovane Lucrezia per sfuggire ai soldati del
principe d'Orange, nel 1529. La chiesa del Vivaio presenta un interno barocco e
un loggiato tardo-rinascimentale dopo la ristrutturazione del
1538.
Andate a scoprire
Reggello, noto per i suoi prodotti agricoli, in particolare l'olio d'oliva
extra-vergine. Si tiene annualmente una mostra-mercato in dicembre. La vicina
pieve di San Pietro a Cascia risale al XII secolo e all'epoca della contessa
Matilde di Canossa. E preceduta da un portico e affiancata da una primitiva torre
campanaria. L'interno è a tre navate: i capitelli sono scolpiti con
straordinarie figurazioni arcaiche, simili a quelle della pieve di Gropina. Qui
inizia la strada detta dei "sette ponti", che procede verso Arezzo seguendo un
itinerario di grande interesse storico, artistico e paesaggistico.
Santuario di S. Maria a Pietracupa
Visitate il Santuario di S. Maria a Pietracupa, vicino a San Donato in Poggio.
Qui esisteva un tabernacolo dedicato alla Madonna, con un affresco raffigurante
la Vergine con il Bambino. Il dipinto, per lungo tempo ritenuto opera di Paolo
Schiavo, è stato recentemente attribuito a Masaccio ed è ora
conservato nel Santuario di S. Maria delle Grazie a Pietracupa. Alla fine del
'500, essendosi verificate numerose guarigioni attribuiti a questo immagine,
Donato e Santi Naldi, della nobile famiglia di S. Donato, donarono un terreno
affinché fosse edificata una chiesa in onore di S. Maria delle Grazie. La
chiesa, già compiuta nel 1600, fu ampliata ed affrescata da Domenico
Cresti, detto "il Passignano".
Cortona
Allontanatevi dal caldo di Firenze per visitare Cortona, in passato un'importante città etrusca, come attestano le tombe nei dintorni e le mura del IV secolo a.C. La città mantiene tutt'ora il suo aspetto medievale, aggrappata al ripido versante della collina sotto la Rocca del Girifalco. Notevole il Palazzo Comunale e il Palazzo del Capitano del Popolo, entrambi del '200. Nella piazza Signorelli domina la facciata del Palazzo Pretorio (1600), ora sede dell'Accademia Etrusca ed il suo museo che conserva reperti etruschi oltre ad opere d'arte di varie epoche. Sulle pendici del colle di Sant'Egidio si possono visitare gli splendidi santuari della Madonna del Calcinaio e di S. Maria Nuova di architettura rinascimentale.
Suggeriamo, a settembre, il mese della vendemmia, una gita al Castello di Poggio alle Mura, nei pressi di Montalcino (Siena), una delle migliori zone vinicole in Italia, famosa per il vino Brunello. Il caratteristico castello, con torri snelle e merlate, ha un interessante portico interno ed è situato su un poggio vicino a dove confluiscono i fiumi Orcia ed Ombrone. Il complesso probabilmente risale ai tempi degli Etruschi per poi essere costruito in varie fasi attravverso i secoli. Nel medioevo la zona era teatro di terribili battaglie tra Siena e Firenze, oggi è quasi totalmente dedicata alla produzione di vino. La visita al castello comprende il museo del vino e la possibilità di comprare i prodotti della fattoria.
Ricordato fin dall'inizio del XI secolo, Casole d'Elsa era un'importante
fortificazione dei vescovi di Volterra. Questa probabilmente sorgeva presso
la pieve, in corrispondenza del cassero, ora Palazzo Comunale (1360), nelle
forme tipiche dell'architettura militare senese. La sua posizione di confine
tra Firenze e Siena, e la via Francigena, favorirono lo sviluppo della citta',
anche in seguito alla sua definitiva conquista di Siena dopo la vittoria di
Montaperti. Nuove fortificazioni, tra cui il cassero, furono erette ma oggi
rimangono solo le due torri circolari poste nel lato nord-ovest delle mura.
Numerosi edifici civili conservano tracce delle strutture medievali. Per arrivare:
Superstrada Firenze-Siena, uscita Colle Val d'Elsa sud, seguire le indicazioni
per Casole.
Malaspina
E' difficile stancarsi di una bellissima città come Firenze, ma nel caso in cui abbiato sezionato il capoluogo toscano angolo per angolo, museo per museo e non sappiate da quale altra meraviglia farvi incantare, vi consigliamo una gita a S. Donato in Poggio raggiungibile percorrendo la statale Firenze-Siena. Si tratta di un suggestivo borgo medioevale databile attorno al 1033 immerso tra le colline e i vigneti della campagna fiorentino-senese. Sulla piazza del paese, oggi Malaspina, si affacciano il palazzo pretorio decorato da affreschi quattrocenteschi, la chiesa del castello del XIV secolo e il palazzo Ticci con facciata tardorinascimentale. Da non trascurare inoltre il Santuario di S. Maria a Pietracupa alle porte di S. Donato dove sono conservati un dipinto di Masaccio, sculture lignee policrome della fine del 1500 e una "Crocifissione" di Cosimo Gamberucci (1609).
La Toscana è piena di piccoli borghi nati all'interno
di un castello o intorno ad una pieve. Tipica è la pieve di S. Pietro
a Cascia, nei pressi di Reggello. Imponente costruzione ad aula basilicale,
è divisa in tre navate da due file di maestose colonne interotte da pilastri
e concluso in un abside semicircolare. Si ha notizie della pieve, forse consacrata
nel 1073, dall'inizio del XII sec. (la costruzione attuale risale ai primi del
XIII sec.). La facciata è preceduta da un vasto portico a quattro colonne,
chiuso ai lati da due ali che proseguono i muri perimetrali, forse l'unico esempio
superstite in Toscana di loggiato di epoca romanica. La parte superiore della
facciata è ornata da una fascia ad archetti pensili. L'interno, illuminato
da semplici monofore e da finestre cruciformi, è coperto a capriate lignee.
In fondo alla navata sinistra è stato collocato lo straordinario "trittico
di San Giovenale" di Masaccio
(1422). La torre campanile a pianta quadrata era forse in origine una torre
di guardia longobarda (IV sec.), parte dell'antica sistema difensiva.
Cosa c'è di meglio, dopo aver trascorse giornate immerse nella cultura fiorentina, di un rilassante gita sulle colline appena fuori porta? Ad Impruneta (a soli 10 kilometri dal centro città), dal 17 al 28 giugno sarà di scena "Il Giro delle Sette Chiese": una manifestazione culturale che offre la possibilità di ascoltare buona musica e di scoprire alcuni dei nostri tesori artistico culturale ancora oggi poco conosciuti. Passeggiando per la campagna imprunetina infinite sono le sorprese che ogni angolo, anche il più piccolo, ci riserva: come ad esempio le piccole chiesette nascoste fra i cipressi ed incorniciate dagli argentei colori degli ulivi che ospitano i dodici appuntamenti musicali di giugno. Le chiese interessate sono: Basilica di S. Maria di Impruneta, Chiesa di S. Martino a Bagnolo, Parrocchia del Sacrocuore di Tavarnuzze, Chiesa di S. Miniato a Quintole, Chiesa di S. Lorenzeo alle Rose, Chiesa di S. Gersolé, Chiesa di S. Paolo alla Croce a Colleramole, Chiesa di Pozzolatico. In programma percorsi che spaziano dalla Musica Classica, alla Musica antica Indiana, a quella Popolare Etnica fino ad arrivare alla Musica del 900.
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