Florence Art guide

Palazzo Pitti

Veduta aerea
Veduta aerea

Raggiungere a piedi piazzale Michelangelo e la basilica di San Miniato sul Monte alle Croci significa seguire un percorso altamente scenografico ideato dall'architetto Giuseppe Poggi fra il 1865 e il 1871, negli anni in cui Firenze fu capitale del Regno d'Italia.
Il progetto costituisce la prosecuzione, sulle colline a sud della città, dei viali di circonvallazione che il Poggi realizzò abbattendo ciò che restava della terza cerchia delle mura fiorentine, quelle costruite fra il 1284 e il 1333. Dalla distruzione si salvarono solo alcune delle antiche Porte di accesso alla città (Porta Romana, Porta al Prato, Porta a San Gallo, Porta a Santa Croce, Porta della Zecca Vecchia e Porta a San Niccolò), lasciate dal Poggi al centro delle piazze che andava costruendo lungo i viali e tutt'ora visibili.

Panorama della città
Panorama della città

La passeggiata che sale al Piazzale ha inizio da Porta a San Niccolò (piazza Poggi), l'unica ad aver mantenuto integra l'alta torre difensiva alzata nel 1324. Di fronte, due palazzine neocinquecentesche costruite dal Poggi a chiudere la via San Niccolò. Al centro, l'inizio delle rampe pedonali che conducono al piazzale Michelangelo e ancora più su, fino al sagrato di San Miniato.
Raggiunto il piazzale ecco uno dei più famosi e meravigliosi panorami urbani del mondo: con un unico sguardo si può abbracciare il cuore di Firenze, dal Forte Belvedere a Santa Croce passando per Ponte Vecchio, Duomo, Uffizi, Palazzo della Signoria, Bargello etc. Alzando gli occhi, ecco di fronte le colline a nord della città con al centro Fiesole e il campanile svettante del suo Duomo (1213).

copia del David
La copia del David

Il nome della piazza deriva dalla grande statua in bronzo là collocata dal Poggi, vero "pastiche" michelangiolesco composto dalle copie del David (oggi al Museo dell'Accademia) e delle quattro figure allegoriche eseguite su commissione di papa Clemente VII per le tombe medicee della Sacrestia Nuova di San Lorenzo (si tratta delle sepolture di Lorenzo duca d'urbino e Giuliano duca di Nemours).

Alle spalle, quasi appoggiata alla collina, il Poggi progettò una Loggia che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto ospitare un museo di tutte le opere di Michelangelo, ma che è invece sempre stata utilizzata come caffè e ristorante.
Proseguendo la salita, subito dietro il ristorante La Loggia, ecco le scale che portano alla chiesa di San Salvatore (o San Francesco) al Monte alle Croci, che Michelangelo aveva ribattezzato la "Bella Villanella". Importante edificio rinascimentale, tutt'ora prediletto dai fiorentini per ascoltarvi a Natale la Messa di mezzanotte, fu ricostruito quasi interamente sul preesistente oratorio di San Damiano dall'architetto Simone del Pollaiolo, detto il Cronaca (1499-1504), che ricevette l'incarico dai francescani e dalla potentissima Arte di Calimala, l'associazione dei mercanti di drappi di lana che secoli prima aveva costruito la ricchezza della città.
La facciata è insieme austera e graziosa, con un motivo di timpani curvi e triangolari alternati, come nel Battistero. L'interno mostra il tentativo di staccarsi dalla tradizione brunelleschiana per cercare un ritmo più teso e scandito dai chiaroscuri dei due ordini sovrapposti. Da notare una Deposizione attribuita a Giovanni Della Robbia e una Pietà attribuita Neri di Bicci.

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