Una sala interna
Se da piazza Poggi, lasciandosi alle spalle piazzale Michelangelo e Porta San Niccolò, si continua verso il centro imboccando il lungarno Serristori o la via San Niccolò si raggiunge in breve piazza dei Mozzi, dove si trova uno dei musei meno noti ma più intriganti di Firenze: il Museo Bardini. In origine esso era la casa ed il magazzino dell'antiquario e collezionista d'arte Stefano Bardini (1836-1922) che lo lasciò in eredità al Comune con tutto il suo contenuto.
A.del Pollaiolo
S.Michele Arcangelo
l palazzo stesso è singolare, costruito come fu, a fine Ottocento, usando porte, finestre, architravi e soffitti lignei provenienti da chiese o ville distrutte. Il museo, istituito nel 1925, ospita numerose opere degne di ammirazione, fra cui possiamo segnalare la Carità marmorea di Tino da Camaino (1329 ca.), il San Michele Arcangelo di Antonio del Pollaiolo ed una Crocifissione, da poco restaurata, del '200: una delle più antiche pitture fiorentine esistenti, anteriore di decenni a Cimabue.
Madonna
lignea XIV secolo
Nell'insieme la collezione, disposta su due piani con grande suggestione visiva, testimonia il gusto antiquario di fine Ottocento e comprende molte sculture (dall'età classica al XVII sec.), dipinti, mobili, ceramiche, arazzi, armi, tappeti e alcuni rari strumenti musicali.