La Misericordia dietro al Bigallo
L'Arciconfraternita della Misericordia, già Compagnia di Santa
Maria e prima ancora Milizia di Santa Maria, nasce nel XIII secolo, nel
momento delle più feroci lotte fra guelfi e ghibellini per il
controllo del governo della Repubblica.
La sua espansione è legata però anche alla lotta della
Chiesa contro l'eresia "patarina", sostenuta invece dai ghibellini
per indebolire il papato. È il domenicano San
Pietro Martire a fondare (1224) contro i Pàtari la Milizia di
Santa Maria. Accanto alla difesa in armi della Fede, si aggiungono presto
compiti come l'assistenza ai malati, la sepoltura dei poveri e l'assegnazione
di una dote alle ragazze bisognose. Il 31 marzo 1329 il Comune di Firenze
conferisce alla confraternita la dignità
di ente pubblico, con facoltà di eleggere i propri Capitani.
Viene creato un gruppo di ausiliari incaricati esclusivamente del
trasporto dei malati per mezzo di "zane", specie di barelle
a forma di cesta attaccate alla schiena con bretelle. Dalle "zane"
si passerà poi al "cataletto" a spalla e infine,
per molti secoli, al carro a mano (nel 1911 arriverà la prima
autoambulanza).
Nel frattempo la Confraternita della Misericordia costruirà
(1352-58) la sua sede di fronte al Battistero,
nella Loggia all'angolo fra piazza
San Giovanni e via Calzaioli, si fonderà (1425) con la
Compagnia del Bigallo e se ne separerà (1490). Infine cambierà
il colore delle proprie vesti da rosse in nere (1497) e si stabilirà
definitivamente (1576) all'angolo opposto di via Calzaioli, di fronte
al Campanile di Giotto, nel palazzo donato dal
granduca Francesco I de' Medici.
S. Sebastiano,
patrono della Misericordia
In questa sede, dove ogni 20 febbraio si festeggia il patrono
San Sebastiano (l'altro patrono è Tobia) distribuendo pagnotte
benedette, si conservano molte opere d'arte, fra cui un Crocifisso
del XIII secolo, un San Sebastiano e una Madonna incompiuta (1495-97)
scolpiti da Benedetto da Maiano. Sulla facciata esterna è un
dipinto di Pietro Annigoni.
L'Arciconfraternita della Misericordia svolge tutt'ora i suoi compiti di assistenza
a malati e bisognosi e l'orgoglio dei fiorentini vuole che sia proprio questa
l'istituzione che ha ispirato a Florence Nightingale (inglese ma nata a Firenze)
la creazione della Croce Rossa.