Speciale: la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze di Sandro Pintus La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Una storia lunga oltre 280 anni Tra i feriti illustri dell'alluvione del 4 Novembre del 1966 ci fu anche la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze una struttura che raccoglie opere di immenso valore storico, letterario e artistico, spesso esemplari unici. La storia della Biblioteca é antica di oltre 280 anni, da quando Antonio Magliabechi nel suo testamento, era il 1714, donando i suoi libri, costituì l'atto che fondò la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Solo nel 1747 nacque la prima Biblioteca veramente pubblica come egli volle nel suo testamento "...a beneficio universale della città...". Il Magliabechi, erudito del suo tempo, fu anche bibliomane, bibliografo e bibliotecario e il Granduca Cosimo III, per i suoi meriti gli affidò la cura dei suoi volumi ma anche quelli della raccolta Palatina di Palazzo Pitti, inoltre avendo conosciuto le intenzioni del dotto bibliotecario, il Granduca mise a disposizione alcune stanze di Palazzo Vecchio nel quale andarono, tra manoscritti e volumi a stampa, circa 30 mila opere. Quando le stanze di Palazzo Vecchio divennero insufficienti la biblioteca si spostò agli Uffizi e raccolse anche le opere della biblioteca mediceo-palatino-lotaringia e di altre raccolte come quelle dell'Accademia della Crusca, dello Spedale di Santa Maria Nuova, dell'Accademia Fiorentina, dell'Accademia degli Apatisti e i libri di diversi conventi.
FAN-Florence ART News a cura di Silvia Messeri & Sandro Pintus |
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