detto il Volterrano Pittore
Volterra 1611 - Firenze 1689
Allievo a Firenze del Rosselli ed influenzato da Pietro da Cortona, è comsiderato l'iniziatore e il massimo rappresentante della corrente barocca in Toscana. Entrato nelle grazie dei Medici, ne ottiene una borsa di studio per due viaggi a Parma e Venezia. Molto più tardi, nel 1652, andrà anche a studiare la coeva pittura romana.
Burla del pievano Arlotto
Brillante decoratore, specializzato in affreschi - Cappella Orlandini
in Santa Maria Maggiore, Cappelle di Santa Cecilia e di Santa Lucia alla Santissima
Annunziata (1642) - dà il meglio di sé nelle ville
medicee di Castello e della Petraia,
dove fra il 1636 e il 1648 dipinge i Fasti della famiglia Medici e
dell'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. In Palazzo
Pitti porta il suo nome (Quartiere del Volterrano) un'intera ala
che parte dalla Sala delle Allegorie, dove il pittore affresca una glorificazione
della granduchessa Vittoria della Rovere, moglie dal 1634 di Ferdinando
II.
In questa Sala è oggi conservata anche una delle sue celebri tele con
soggetti brillanti e grotteschi, la Burla del Pievano Arlotto, che ben rappresenta
la sua vena popolana e vivace.