Florence Art guide

Fortezza da Basso

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Lo spazio espositivo

Il complesso monumentale della Fortezza da Basso, costruita ai margini della città medievale su progetto del grande architetto Antonio da Sangallo il Giovane con l'aiuto di Pierfranceco da Viterbo, è oggi il cuore del polo espositivo fiorentino, che qui tiene le sue rassegne più qualificate.

Opera ciclopica dai possenti bastioni irti di torrette, cunicoli, camminamenti, passaggi segreti, la Fortezza di San Giovanni Battista (il nome le viene dal santo patrono della città) è anche un gioiello d'architettura rinascimentale a pianta pentagonale, dove la figura umana risulta perfettamente inscritta nel perimetro. La facciata del mastio presenta un bugnato a punta di diamante con pietre a forma di palla, forse ispirate alle insegne dei committenti medicei.

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Veduta dei bastioni della Fortezza da Basso


Questa sofisticata macchina militare, degna delle celebri Fortezze dei Sangallo, fu edificata a tempo di record nel 1534, gli anni del duca Alessandro e del ritorno dei Medici al governo di Firenze dopo il drammatico assedio del 1529-30. La Fortezza, costruita sotto l'incalzare di tumultuosi rivolgimenti politici, è una delle primissime "cittadelle" italiane e sembra quasi più rivolta contro la cittadinanza che contro nemici esterni. Per un paradossale destino, in tutta la sua lunga storia iniziata nel 1533 con la commissione al Sangallo, questa inespugnabile fortezza non ha subito attacchi di sorta ed è così rimasta intatta fino ai giorni nostri.

Oggi la Fortezza è diventata la sede privilegiata delle più importanti esposizioni fiorentine (da Pitti Immagine alla Borsa del Turismo Congressuale, dal Florence Gift Mart all'EuroCamper, dalla Mostra Mercato Internazionale dell'Artigianato a Prato Expo...). Il moderno padiglione su 3 piani attualmente in uso per tali eventi è opera dell'architetto Pierluigi Spadolini, ed è stato inaugurato nel 1977. Posto al centro del grande piazzale interno alla Fortezza, il Padiglione è circondato da antiche costruzioni che si sono via via restaurate: il Teatrino Lorenese, il Palazzo delle Nazioni, l'Arsenale... mentre negli ampi edifici del versante sud sono ospitati, fin dall'alluvione del 1966, i Laboratori di restauro dell'Opificio delle Pietre Dure.

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