di
Sandro Pintus
Alte tecnologie, eventi culturali e visione europea
all'Accademia di Belle Arti di Carrara
Intervista al direttore prof. Carlo Bordoni.
Direttore, mentre le Accademie italiane stanno aspettando il riconoscimento
universitario, che iniziative sono state prese dalla sua Accademia negli
ultimi anni? Dal 1991 é stato attivato il corso di Decorazione
e l'anno scorso abbiamo avuto i primi diplomati. Devo ricordare che negli
anni '60 é stato attivato il corso di pittura e nel 1977 quello di
Scenografia. Inoltre con la Regione Toscana abbiamo fatto i corsi post diploma
su Design del Marmo e Computer Grafica. Siamo subito entrati nel progetto
europeo "Erasmus" per lo scambio di studenti e partecipiamo come partner
a livello europeo con altre università: Atene, Birmingham e Gent.
Il prof. Carlo Bordoni, direttore
dell'Accademia di Carrara (foto di Maurizio Berlincioni) |
Quanti studenti ha l'Accademia di Carrara ? Abbiamo circa 450
studenti e 150 di loro sono stranieri. Tra questi sei studenti spagnoli
sono a Carrara in base allo scambio del progetto "Erasmus" ora diventato
"Socrates". Inoltre, sempre per questo progetto, 15 dei nostri studenti
andranno presso le Accademie di Siviglia, Granada, Atene, Anversa, Wimbledon,
Maastricht e Dunquerque. Quest'anno abbiamo chiesto 50 scambi tra studenti
e 20 tra i docenti. Dal punto di vista culturale cosa ha fatto negli
ultimi anni l'Accademia di Carrara? Abbiamo rilanciato l'idea della
Biennale di Scultura col Comune e la Cassa di Risparmio di Carrara. Questa
Biennale, ospitata dalla nostra Accademia alla quale hanno partecipato
una trentina di artisti, ha avuto grande successo e ha portato a Carrara
circa 20.000 visitatori.
"La Terra" (1996) di Paolo Borghi,
una delle sculture presenti alla Biennale di Carrara
(foto dal catalogo della mostra) |
Abbiamo anche organizzato e ospitato anche un'altra grande mostra "I
Marmi degli Zar" visitata da 16.000 persone da tutto il mondo. Un lungo
lavoro per il quale ci sono voluti 4 anni di preparazione e che ha portato
a Carrara 24 sculture messe a confronto con i gessi degli autori tutti ex
studenti della nostra Accademia. Tra queste opere c'erano anche quelle di
Antonio Cybei, primo direttore dell'Accademia di Carrara, realizzate per
il palazzo d'Inverno di San Pietroburgo. L'ultima, conclusa nel gennaio
'97, é stata la mostra del geologo Domenico Zaccagna che ha lasciato
alla nostra Accademia circa 300 foto e varie carte tra la fine dell'800
e i primi del '900. Per la prossima estate, in accordo con l'associazione
"Amici dell'Accademia", stiamo preparando una mostra degli studenti e degli
insegnanti.
Esistono nella sua Accademia laboratori che fanno uso di alte tecnologie?
Che progetti avete per il futuro? Gli studenti hanno a disposizione
alcune postazioni per fare ricerca su Internet. Un'altra aula é attrezzata
con 10 computer per fare grafica e abbiamo anche una sala apposita con video
proiettore per video conferenze. Per il prossimo futuro abbiamo un progetto
di collaborazione con la Corea per organizzare un corso di scultura. Sarà
un corso di quattro anni, tre dei quali a Seul coi nostri docenti e il quarto
a Carrara. Vedi anche: L'Accademia di Belle
Arti di Carrara, la sua storia
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