Sandro Pintus Intervista ad Andrea De Carlo In occasione dell'inaugurazione della nuova Boutique Cartier di Firenze, é stato invitato lo scrittore Andrea De Carlo che ha presentato la suo ultimo romanzo "Uto". Un connubio tra la penna e gli scrittori, tra l'autore e suo strumento di lavoro, quello "strumento per scrivere" che ci appassiona tutti. In un'intervista il romanziere ci spiega il suo lavoro. "Come nasce l'idea di un romanzo?" "Per i miei romanzi attingo da esperienze dirette e poi immagino. L'idea prende forma in modo maniacale ed ossessivo e si sviluppa." "Chi é Uto?" "Uto, il personaggio del mio ultimo romanzo, é un ragazzo instabile, con sbalzi di umore che entra in una famiglia come un virus. Proprio come fa un virus la fa ammalare facendo andare a pezzi i rapporti tra i membri della famiglia. Uto però ha anche dei momenti oggettivi."
"Fellini cercò Castaneda per realizzare un film sull'esperienza dell'antropologo. Fu complesso arrivare fino a lui. Lo incontrammo a Los Angeles e dovevamo andare con lui in Messico per visitare i luoghi dove aveva fatto il suo apprendistato. Successero cose strane che sono difficili da spiegare e Castaneda scomparve dopo 3 giorni. Effettivamente il mio modo di scrivere dopo quell'incontro dal quale é nato il mio romanzo "Yucatan" é cambiato. "Yucatan" é la fine di un modo di scrivere visuale per il passaggio ad aspetti in chiave psicologica." "A quale dei suoi romanzi é più legato?" "Senz'altro a "Due di due" che é anche il più autobiografico. Di questo romanzo la Rai ha finito la sceneggiatura per farne un film." Vedi anche: la biografia dell'autore FAN-Florence ART News a cura di Silvia Messeri & Sandro Pintus |
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