Pittore Nasce nel 1421 circa a Castagno, nei pressi di Firenze, ove muore di peste nel 1457
Pittore influenzato da Giotto e Masaccio, oltre che dalla scultura di Donatello, si rivela dotato di un'originale tecnica del disegno e di un chiaroscuro drammatico arrivando ad un grado di realismo quasi aspro. Il suo primo incarico è dipingere l'esecuzione di alcuni ribelli sulla facciata del Bargello: da qui il soprannome di "pittore degli impiccati". Dopo un breve soggiorno veneziano (1442) per affrescare una cappella della chiesa di San Zaccaria torna a Firenze e qui passa il resto della vita. Fra il 1445 e il 1450 lavora nel Refettorio del monastero benedettino di Sant'Apollonia, dove lascia alcuni capolavori: Crocifissione, Deposizione, Resurrezione e, soprattutto, l'Ultima Cena,forse la sua opera più famosa e potente.
Ultima cena,
particolare
La rigida clausura monacale fece sì che l'intero ciclo fosse quasi ignorato fino al 1860, quando il convento fu soppresso. Notevoli anche gli affreschi, ora staccati e conservati in Sant'Apollonia, che decoravano Villa Pandolfini-Carducci a Legnaia (1450 ca.) Bella anche la serie di affreschi per l'Annunziata (dopo il 1451) e il ritratto del condottiero Niccolò da Tolentino in Santa Maria del Fiore (1456).