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Per la ricchezza delle risorse storiche, ambientali e paesaggistiche che caratterizzano Bagno a Ripoli, il turismo avrà senza alcun dubbio un ruolo assai importante nello sviluppo economico di questo territorio che - attualmente come nel passato - inserito nella parte più propriamente metropolitana dell'area fiorentina, risulta decisamente condizionato da questa sua collocazione e non ha quindi ancora espresso al meglio la sua potenzialita' nel settore turistico.

Ad evidenziare la vocazione residenziale e industriale-artigiana del comune, stanno le principali attività della popolazione: industria e terziario. Mentre i settori produttivi tipici ancora oggi restano l'agricoltura, l'artigianato ed alcune lavorazioni artistiche quali il ricamo, il cotto, la ceramica, si sono di recente aggiunti non pochi insediamenti di piccola e media industria Tuttavia l'economia odierna risulta mutata in maniera radicale rispetto anche a pochi decenni fa e, fra quelli tradizionali, soprattuto il settore agricolo è stato fortemente ridimensionato e trasformato nei suoi caratteri distintivi.

Olivicoltura e viticoltura
A testimoniare la precoce presenza dell'olivo nelle colline intorno a Firenze, in particolare a Bagno a Ripoli, resta una famosa lunetta del sec. XVI dipinta da Giusto Utens, raffigurante filari di olivi nella fattoria granducale di Lappeggi. Infatti l'olivo che arreda e caratterizza il paesaggio collinare attraverso terrazzamenti sorretti da numerosi muri a secco, e la vite in coltivazione specializzata, resistono in quella che possiamo definire ormai campagna urbanizzata. Inoltre la speciale combinazione delle varietà delle piante di olivo - frantoio, moraiolo, leccino, pendolino ed altri ecotipi locali - abbinate alla brucatura a mano, consentono di ottenere un prodotto di qualità, soprattutto con la frangitura a freddo. E' da tenere presente che i vecchi strumenti usati per potare e ripulire piante allevate "a vaso": gattuccio e forbici a due tagli per potare, rastino per ripulire la scorza, manaiola e malempeggio per interventi più decisi, sono in parte utilizzati ancora, soprattutto nei piccoli poderi a conduzione di tipo familiare. Le aziende agricole di grandi dimensioni invece, soprattutto dove sono stati effettuati, in seguito anche alla gelata del 1985, reimpianti di oliveto in forma specializzata, procedono con metodologie di lavorazione quasi completamente meccanizzata. Oggi la coltivazione della vite è concentrata in fattorie con vigneti specializzati curati da operai salariati integrati da personale stagionale, nel periodo della vendemmia. Viene prodotto vino da tavola, Chianti d.o.c.g. Colli Fiorentini.