Il "Brindellone"
Brindellone
Nel Medioevo il Carro di San Giovanni è un modesto carretto su
cui viene trasportato un cero durante il corteo da piazza
della Signoria al Battistero nel giorno di festa
del patrono cittadino, San Giovanni Battista, il
24 giugno.
Con gli anni il "Carro di San Giovanni" diventa una torre alta 10 metri,
con una base di 3 e una lunghezza di 4 metri, suddivisa in quattro ordini con
nicchie per ospitare fanciulli e, in cima, un uomo rivestito di pelli che impersona
lo stesso santo. Si tratta in genere di un pover'uomo che viene per questo scomodo
servizio ricompensato con 10 lire dall'Arte dei Mercanti.
Dall'alto della sua postazione l'uomo mangia, beve e soprattutto distribuisce
dolci, confetti e monetine al popolo, suscitando una vera baruffa intorno al
Carro: l'arguzia dei fiorentini lo ribattezzerà
"brindellone", vocabolo con cui si indica un uomo alto,
grosso, dinoccolato, di movenze sgarbate e malvestito.
Anche se questo tipo di carro cadrà in disuso nel Settecento, il nome
di "Brindellone" arriverà fino ai nostri giorni passando però ad
indicare tutta la complessa macchina che il giorno di Pasqua (e non più il
24 giugno) prende fuoco nella piazza fra il Battistero e
il Duomo liberando le colombe che hanno preso il posto
dell'uomo travestito da San Giovanni.
Scoppio del carro
Questa cerimonia, detta lo "scoppio del Carro", si ricollega
anche ad un'altra tradizione della Firenze cristiana,
che vuole la città protagonista della Prima Crociata (1056-1100)
attraverso Pazzino de'Pazzi: il nobile fiorentino sarebbe stato
il primo a scalare con la spada in pugno le mura di Gerusalemme
nel luglio 1099 e avrebbe avuto in premio da Goffredo di Buglione
due schegge di silice del Santo Sepolcro (ora conservate nella
chiesa dei SS. Apostoli) poi utilizzate in questa ricorrenza come
pietra focaia. Le scintille provocate dalla silice davano fuoco
al razzo a forma di colomba che partiva dall'interno del Duomo
e arrivava al Carro dandogli fuoco e accendendo altri mortaretti
e girandole. Se tutto andava bene i contadini ne trevano auspicio
per un anno di buon raccolto.
La cerimonia oggi avviene la mattina di Pasqua ed è molto seguita dai
turisti anche se per il fuoco si usa ormai un normale accendino.