di Anna Rita Mazzoli
biologa nutrizionista


"Dieta Mediterranea"

Negli ultimi anni tutti abbiamo sentito parlare, più o meno frequentemente, di "dieta mediterranea" come alimentazione "ottimale" a cui fare riferimento, ma a che cosa ci si riferisce con questo termine e perchè se ne parla tanto? Innanzitutto il significato originario della parola "dieta", che oggi viene comunemente associata a regimi alimentari dimagranti (ipocalorici) e ad astinenza, è "modo di vivere, regola di vita", che nel caso specifico interessa l'atto alimentare.


Mediterraneo
Premesso questo, per dieta mediterranea si intendono le secolari abitudini alimentari dei popoli del bacino del Mediterraneo fino agli anni '50, inizio del boom economico. Era un'alimentazione semplice, basata essenzialmente sul consumo di alimenti di origine vegetale (cereali, legumi, frutta e ortaggi), accompagnati da un moderato consumo di olio d'oliva, la cui pianta produttrice ha una larga distribuzione in tutti i paesi che si affacciano al Mediterraneo. Il consumo di alimenti di origine animale era particolarmente ridotto e riguardava principalmente prodotti di origine marina come il pesce. Fin dai primi studi, iniziati negli anni '50 da A. Keys dell'Università del Minnesota, emerse il ruolo positivo di questo tipo di alimentazione nella prevenzione delle malattie caratteristiche dell'epoca contemporanea, come quelle cardiovascolari.


Le olive e l'olio, elemento essenziale della dieta mediterranea (Foto FAN)
Ma quali sono le caratteristiche più rilevanti di questa dieta? Innanzitutto il consumo di carboidrati complessi, in particolare grano e suoi derivati (pane e pasta), è assai rilevante e costituisce, insieme ad una piccola percentuale di zuccheri semplici, il 65% dei principi nutritivi della dieta. Il consumo di lipidi (olio d'oliva) è circa il 25%, mentre le proteine (carne, pesce, legumi) rappresentano il 10%, e sono principalmente di origine vegetale: cereali e legumi, come "pasta e fagioli", combinati danno proteine di alta qualità e possono rappresentare un'idonea alternativa alla carne; i legumi (fagioli, ceci, fave, lenticchie, piselli) aiutano inoltre, col loro scarso contenuto di lipidi, ad equilibrare la nostra dieta, generalmente troppo ricca di grassi.


Mediterraneo
Da sottolineare l'elevato contenuto di fibre (frutta, verdura, legumi), le quali, oltre ad aumentare il senso di sazietà, risultano utili per una corretta digestione e transito intestinale. E, per finire, la grande varietà di piante aromatiche presenti nei Paesi Mediterranei, come basilico, prezzemolo, rosmarino e salvia, permette di creare piatti particolarmente gustosi pur riducendo al minimo il consumo dei condimenti.

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a cura di
Silvia Messeri & Sandro Pintus


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