L'unico
premio letterario enogastronomico
Novembre in Por Santa Maria.
La pioggia cade con insistenza e cerco di allungare il passo dopo le solite
visite di lavoro in vari uffici ed1 enti. All'altezza di via Lambertesca
sbuca fuori Puccio Prosperi e insieme continuiamo verso Piazza Signoria
dove ci attende il rituale spumantino da Rivoire. Strada facendo, dopo
i convenevoli d'uso, Puccio tocca un argomento che mi solletica. Perché
non ritirare fuori dall'oblio il premio letterario Antico Fattore?
Il ristorante "L'Antico Fattore" con
Rosai, Delfini e Landolfi (E.Faraoni) |
A prima vista tutto mi sembra irreale data la proliferazione dei
premi che nascono come funghi in tutta Italia. Poi nasce l'idea. Perché
non specializzare il premio Antico Fattore al libro enogastronomico. In
questa veste¬dico a Puccio¬non esistono premi in Italia e potrebbe
essere una bella novità. Di lì a quindici giorni la Chianti
Ruffino si offrirà generosamente di coprire le spese per far rifiorire
una competizione che aveva visto tra i giurati anche il mio nonno Ferdinando.
Questo motivo mi appassionava doppiamente trattandosi di un vero e proprio
ritorno alle origini. Nella nostra breve chiacchierata il pensiero corre
subito anche a Marcello Vannucci, unico e vero custode della storia di
quel cenacolo di geni che negli anni Trenta si riunivano nel locale di
via Lambertesca sotto lo sguardo bonario ma alle volte burbero e lieto
di suo padre. Sia per Puccio che per me Marcello Vannucci, oltre che un
caro amico, è stato anche un professore. Per due anni ci ha sopportati
sui banchi del liceo e quante volte gli abbiamo fatto scappare la pazienza...
Enrico Bosi Segretario Generale del premio Chianti Ruffino - Antico Fattore
Vedi anche: L'Antico Fattore
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