di
Silvia Messeri
Dall'Ultimo Imperatore al massacro di piazza Tienanmen
La storia fotografica della Cina del XX secolo
All'inizio del 1900 la Cina era ancora come quella di cui si ha notizia
nel III secolo a.C. Grande quasi quanto gli Stati Uniti il suo territorio
presentava estesi deserti, fasce tropicali e zone più temperate.
I suoi abitanti erano prevalentemente dediti all'agricoltura, la loro vita
era scandita dai cicli stagionali e piccoli villaggi sorgevano in prossimità
dei grandi mercati cittadini. Ognuno parlava il dialetto della sua provincia,
incomprensibile agli altri, e nessuno poteva immaginarsi i grandi cambiamenti
politici, sociali ed economici che avrebbero attraversato il paese. La mostra
"Il Secolo Cinese", aperta in prima europea al Museo di Storia della Fotografia
dei Fratelli Alinari, ci racconta degli avvenimenti che nel corso del XX
secolo hanno mutato il volto di una nazione immensa e, per molti aspetti,
a noi ancora sconosciuta. Oltre 130 immagini in bianco e nero, raccolte
in dodici sezioni secondo un percorso cronologico che va dal 1894 al 1996,
documentano, in maniera a volte cruda, i momenti salienti della storia cinese
dalla fine dell'Impero al dopo Mao.
Una delle foto presenti alla mostra:
studentesse sfilano col volto
sorridente impugnando fucili di legno. (Endevour Group UK) |
Le foto, fatte sia da professionisti che da dilettanti, provengono
in massima parte da archivi cinesi ma anche da collezioni private americane
ed europee ed è la prima volta che si possono vedere riunite in
una mostra e nel libro di Jonathan D. Spence e Annping Chin che Alinari
ha pubblicato per l'occasione. La storia si snoda attraverso le immagini
dell'Imperatrice Vedova Cixi circondata dagli eunuchi; le teste mozzate
dei Boxer dopo il tentativo di rivolta; l'espressione triste di Puyi,
l'ultimo imperatore; Chu Enlai, Mao e Bo Gu a Yenan dopo la "lunga marcia".
La vita di tutti i giorni è stata invece fissata dagli obiettivi
dei missionari protestanti e cattolici che vivevano in Cina agli inizi
del '900. Ad uno di loro, l'italiano Leone Nani, si devono le foto dei
piedi martoriati delle donne cinesi. All'età di tre o quattro anni
alle bambine venivano fasciati strettamente i piedi ripiegando tutte le
dita, tranne l'alluce, sotto la pianta. Questo conferiva al piede, divenuto
piccolissimo, una forma appuntita e slanciata che, unita all'andatura
ancheggiante, era requisito indispensabile per contrarre matrimonio. Proprio
per questo motivo erano accettate, quasi di buon grado, le sofferenze
fisiche legate a questa pratica ma l'accostamento della foto che mostra
le giovani donne con i piedi fasciati con quella dei ragazzi che corrono
liberi, ridendo, nel giardino della missione fa capire quanto alto fosse
il prezzo pagato. Il percorso fotografico si chiude con le poche immagini
di piazza Tienanmen; ed è la foto della piazza illuminata, tranquilla,
con alcuni studenti che leggono alla luce dei lampioni a dare il senso
della violenza terribile che si scatenerà da lì a poco.
"Il secolo cinese". Una storia fotografica della Cina del XX secolo -
Firenze, fino al 22 Giugno - Museo di Storia della Fotografia Fratelli
Alinari.
Orario: tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 10 alle 19,30. Venerdì
e sabato apertura fino alle 23,30. Ingresso L. 10.000. Ridotto L. 7.000
Costo del catalogo L. 120.000
FAN-Florence ART News Email: csplanet@comune.firenze.it
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