di
Sandro Pintus
Nuove tecnologie nel ritratto
Alla mostra Alinari sul ritratto
la macchina fotografica e la camera oscura del futuro
Entrando nella mostra fotografica "Io e il suo doppio",
a Firenze fino al 25 Giugno, ci appare un contrasto evidente, quasi
uno stridore, che ci porta immediatamente da un secolo all'altro, da
una realtà bidimensionale a una realtà virtuale, da una
visione romantica del ritratto a una visione futuristica.
Ritratto con macchina a lastra
in un disegno d'epoca |
Nella sala di posa che fu del Fratelli Alinari, rimessa a punto
per la mostra, nella quale passarono i Savoia, le attrici di teatro
e la borghesia, tutti in posa per vanità o per la Storia, c'é
qualcosa in più. Un oggetto che scavalca quello strano e magico
processo fisico-chimico con gelatine sensibili e bagni chimici attraverso
i quali l'immagine compariva magicamente sulla carta e stupiva. C'é
"Il Computer". Come per mostrarci il futuro "Il Computer"
é collegato ad una macchina fotografica digitale con la quale
i visitatori vengono ritratti. Le immagini possono essere elaborate,
ritoccate, colorate e modificate in tempo reale davanti allo stupore
del visitatore. E' l'ultima generazione di macchine che permettono di
fare il ritratto classico saltando pellicola e camera oscura, senza
processo fisico-chimico ma solo con quantità di bit per pollice.
Si tratta del passaggio obbligato frutto delle tecnologie attuali che
portano il ritratto verso il Terzo Millennio. La magia é rimasta.
Vedi anche: Un secolo di ritratto
fotografico
FAN-Florence ART News
a cura di
Silvia Messeri &
Sandro Pintus