Appello di Legambiente per i bambini di Chernobyl

Il 26 aprile 1986 un grave incidente nucleare si verificò nella quarta unità della centrale nucleare di Chernobyl situata in Ucraina a 12 km dalla Bielorussia. Il fall-out radioattivo investì la Russia, la Bielorussia e Ucraina contaminandole inesorabilmente. Successivamente masse radioattive raggiunsero la Polonia, la Germania, i Paesi Scandinavi, Grecia, Italia, Austria e molte aree dell'Europa del nord-ovest. Un disastro ambientale come quello successo a Cernobyl porta con se mille lati oscuri, mille dubbi, e conseguenze incalcolabili. Gli ultimi dati parlano di centinaia di migliaia di morti a causa dell'incidente in Ucraina, Bielorussia e Russia tra cui migliaia di "liquidatori" (i cosidetti specialisti addetti all'ingabbiamento dentro una tomba di cemento del reattore). Tre milioni e mezzo di ucraini, metà dei quali sono bambini, hanno contratto malattie di vario tipo a causa delle contaminazioni radioattive. A tutt'oggi alcuni milioni di persone vivono nei territori contaminati, continuando ad alimentarsi con cibo contenente notevole quantità di radionuclidi.


Un disegno di un bambino di Chernobyl
Ma i più colpiti sono i bambini. Il numero dei bambini malati aumenta in modo allarmante: al novembre 1995 i casi accertati di tumore tiroideo tra i bambini nella sola Bielorussia sono stati più di 400, mentre nel 1986 si contavano sulle dita di una mano. La maggior parte dei bambini che oggi vivono nelle zone contaminate sono nati dopo Cernobyl, ormai la centrale fa parte della loro vita e ciò comporta un rischio costante di malattia. Il Progetto Cernobyl di Legambiente è una campagna di solidarietà rivolta prioritariamente ai bambini sicuramente i primi soggetti a rischio per i danni provocati dagli isotopi radioattivi. La campagna consiste nel portare in Italia per un mese i bambini delle zone contaminate dall'esplosione della centrale nucleare. Ogni anno una delegazione di Legambiente effettua un viaggio nei territori contaminati durante il quale vengono consegnati direttamente alle unità ospedaliere i farmaci che sono stati richiesti. Infatti negli ospedali mancano i farmaci di base, i medici attendono con ansia l'arrivo di aiuti umanitari per poter curare i loro piccoli pazienti. Per l'acquisto di medicinali e attrezzature ospedaliere é possibile versare un contributo sul ccp 11153582 intestato a Legambiente, via Tripoli 27 - 58100 Grosseto, specificando nella causale Progetto Cernobyl.

Vedi anche: Aiutiamo i bambini di Chernobyl

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a cura di
Silvia Messeri &Sandro Pintus

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