di Sandro Pintus
Il Caravaggio da Malta a Palazzo Vecchio. Intervista al prof. Guido Clemente, assessore alla Cultura del Comune di Firenze Assessore Clemente, come é nata l'idea della mostra del Caravaggio a Firenze in Palazzo Vecchio? L'idea é venuta durante una visita a Malta in occasione della mostra sull'Arte Preistorica Maltese e in previsione del vertice Europeo che si é tenuto a Firenze nel Giugno scorso. Visto il "San Giovanni decollato" chiesi di avere in prestito l'opera da mettere in mostra a Firenze e ne proposi il restauro, cosa che dal governo maltese é stata accolta con entusiasmo. Di che tipo di restauri ha bisogno? Ci sono due aspetti per i quali é necessario intervenire: il primo é un taglio superficiale che non é visibile a occhio nudo e non disturba la vista ma che col tempo si può aggravare e il secondo é la sofferenza del colore a causa dell'umidità. La situazione del quadro non é drammatica ma é necessario il restauro. Quando potrebbe iniziare il restauro e quanto tempo occorrerà? Subito dopo la mostra il quadro verrà trasferito per il restauro che durerà all'incirca sei mesi. L'opera rimarrà "a riposo" per il restauro e nella primavera prossima verrà esposto nuovamente in Palazzo Vecchio.
Che altre iniziative culturali ci saranno per il prossimo futuro? A breve scadenza una mostra sull'alluvione di Firenze del 1966 ma entro settembre sarà pronto un calendario con tutte le altre iniziative. Vedi anche: Caravaggio, carnefice e vittima:La più grande opera del pittore in mostra a Firenze FAN-Florence ART News a cura di Silvia Messeri & Sandro Pintus |
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