Il collezionismo granducale prosegue per tutto il
Seicento aggiornando la quadreria con i dipinti dei maestri "moderni"
più in voga. Ecco quindi in questa sala della Galleria l'esplodere della
nuova pittura romana, determinata da due correnti antitetiche: quella che fa capo
ai fratelli bolognesi Annibale, Ludovico e Agostino Carracci (pervasi da una
calda vitalità veneziana) e quella, tanto più rivoluzionaria, del
Caravaggio. In questa sala troviamo i seguaci dei primi, mentre la lunga schiera
dei caravaggeschi è esposta nel Corridoio
Vasariano.