di Bruno Daddi
Il già teatro di Ognissanti
Probabilmente gli stranieri, specie inglesi, di fede evangelico battista che frequentano la loro chiesa ubicata in Borgognissanti n.6, non sanno che diversi anni addietro lo stesso era addirittura uno dei più qualificati e frequentati teatri di Firenze quando la nostra città ne contava si può dire a diecine. Appunto il Teatro di Borgognissanti ideato e costruito dall'Accademia dei Solisciti nel 1778 e nel quale, il 16 febbraio 1791 venne rappresentata per la prima volta in Italia la tragedia Amleto, uno dei capolavori di William Shakespeare per merito dell'allora aspirante attore Antonio Marrocchesi il quale, pur di calcare le tavole del teatro, si assunse molte delle spese occorrenti per portarla in scena. Il grande autore inglese era morto nel 1616 e quindi, per quasi due secoli, la sua produzione era stata ignorata nel nostro Paese anche se, nel dicembre 1789 la trama del Principe di Danimarca era stata rappresentata, sempre a Firenze, in versione musicale, libretto del francese Jean François Ducis musicata da Luigi Cherubini, al teatro della Pergola.
Manifesto del Teatro dei SollecitiDue cenni su questo ex teatro di Borgognissanti ubicato a breve distanza dalla nostra redazione. Come detto lo stesso nacque nel 1778, venne minacciato di demolizione coatta nel 1787 poiché frequentato da un pubblico piùttosto turbolente e si salvò solo per l'arrivo dei francesi; divenne poi il Teatro di Stenterello la popolare figura fiorentina, non tanto maschera come sono Arlecchino, Ballanzone, Pulcinella ed altri, bensì l'espressione di un "povero Christo" che non riesce a combinare il pranzo con la cena, che vive di stenti come tanti in quei tempi, appunto Stenterello. Ne fu grande interprete Luigi Del Buono che taluni considerano per la sua inventiva e le sue capacità, un precursore di Petrolini.
L'esterno del ex-teatroIl teatro che vide poi la interpretazione di Stenterello anche da parte di altri attori venne definitivamente chiuso nel 1887; poteva allora accogliere ben 1400 spettatori ed aveva cambiato la sua originaria denominazione in quella di Teatro Rossini in onore del grande musicista che aveva vissuto a Firenze dall'aprile 1848 all'aprile 1855.