Di Cinzia Dugo
Cara Luna ti scrivo...
Metti una sera d'estate calda e afosa, tanta voglia di uscire e il desiderio di ammirare sotto la calotta di stelle che sovrasta piazzale Michelangelo lo spettacolo di luci cittadine che, ogni sera, sembra contendersi con quello celeste il primato dello splendore notturno, reso più intenso dal riflesso della tua immagine nelle calme acque dell'Arno. Metti un qualsiasi mezzo di trasporto che, per raggiungere l'acropoli fiorentina dove campeggia un eroe michelangiolesco costretto all'indiscrezione di una miriade di turisti, deve percorrere un silenzioso viale alberato tanto affascinante quanto spento, poco vitale. A quel punto sarebbe inevitabile per te un'amara constatazione: potresti scoprire di non avere altra possibilità che giungere fino al piazzale se decidessi di venire dalle nostre parti, fermarti per sopire fame e sete o semplicemente sederti al tavolino di un caffè. Ma da qualche tempo un'antica luce torna ad illuminare quel tratto del viale da tempo votato alla solitudine e all'oscurità. Anche tu torni a sognare, a ricordare, a vivere con la recente riapertura di un locale storico: il Caffè Fontana, amato e frequentato da noti artisti e letterati come Rosai, Sciascia, Prezzolini, Pratolini e tanti altri protagonisti del palinsesto culturale del ventesimo secolo. I battenti si spalancano, dopo anni di oblìo e traversie burocratiche, a tutti coloro che, malati di nostalgia o desiderosi di respirare intense atmosfere, possono saggiare l'antico sapore di un caffé che, seppur sapientemente ristrutturato, rimane comunque fedele all'immagine che ai tempi della Belle Epoque si propagava come raffinato luogo d'incontro della società fiorentina.
Chalet Fontana nel 1896Allora lo chalet, costruito nel lontano 1896 da Tullio Fontana che di professione faceva la guardia notturna con l'hobby del ciclismo, era costituito da un gabbiotto e aveva tra i clienti più affezionati personaggi celebri e non soltanto esponenti della nobiltà locale. Sulla scia degli altri caffé dei primi del Novecento consolidava la tradizione fiorentina con spettacoli ed importanti eventi cultural-mondani. Oggi il locale ampliato e rinnovato torna agli antichi splendori con una veste nuova, quella proposta da Luciana e Gaia Montera che con professionalità gestiscono il nuovo spazio creando un ambiente accogliente e caldo. Degli anni ruggenti lo chalet conserva il bancone originale del Caffè Gambrinus con intarsi floreali su legno del 1896 e il cancellino in ferro battuto della stessa data; il resto degli arredi è frutto di una realizzazione attenta e raffinata.
Al Caffè Fontana ci si può fermare non solo per la colazione o l'aperitivo, ma anche per il pranzo o la cena. Inoltre al piano inferiore il pianobar con musica dal vivo. Durante la bella stagione, poi, il locale mette a disposizione un meraviglioso giardino dove trascorrere piacevoli serate. Sarà proprio allora che tu, cara luna indolente e solitaria, potrai far finta di essere uno di noi, potrai mettere da parte quel fare materno che poco si addice ad un volto voyeur e intrigante come il tuo, ti abbandonerai al vino, alla danza, all'allegria di chi ha sempre sognato la tua presenza come il Caffè Fontana che in fondo ormai ti conosce da tempo...