Fernando Botero, sculture e dipinti
"Nell'arte, finchè si ha le idee e la capacità di pensare, per forza si diforma la natura. Arte è diformazione." F. Botero.
Fernando Botero è il più famoso artista vivente dell'America Latina. Il suo stile distintivo fatto di forme lisce e gonfie con inattesi cambiamenti in scala è oggi immediatamente riconoscibile e riflette la ricerca costante dell'artista di dare presenza e realità ai volumi. Nato nel 1932 a Medellin, capitale della Antioquia, Dipartimento di Colombia, Botero rimase affascinato dalla pittura da bambino. Oggi l'artista divide il suo tempo tra Parigi, New York e la Toscana. I suoi dipinti, sculture e disegni sono esposti e rappresentati nelle collezione di musei di tutto il mondo. Fernando Botero è un artista che in un'età giovanissima sviluppò uno stile proprio che lo stabilì decisamente sulla scena dell'arte locale ed all'estero, e come uno dei grandi maestri dell'arte del Novecento.
Il Comune di Firenze e la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici hanno deciso per questo 1999, anno di fine millennio, di mettere "a diretto confronto" la scultura rinascimentale di Michelangelo, Giambologna, Giambologna, Ammannati, Bacio Bandinelli e Donatello con le opere dell'artista contemporaneo vivente più originale: Fernando Botero. L'artista aveva già esposto, su iniziativa dello stesso Comune di Firenze, nel 1991 a Forte Belvedere con grandissimo successo (oltre 70.000 visitatori paganti). A distanza di quasi 10 anni, il Comune e la Soprintendenza hanno voluto trasferire l'opera del Maestro colombiano con "pezzi" diversi dalla mostra precedente, proprio nel cuore della città: il Cortile degli Uffizi, Piazza della Signoria, la Sala d'Armi in Palazzo Vecchio per proporre ad un grande numero di turisti questo "confronto". La mostra comprende 31 sculture monumentali in bronzo disposte in Piazza della Signoria e nel Cortile degli Uffizi, 10 piccole sculture in bronzo e 25 dipinti collocati nella Sala d'Armi di Palazzo Vecchio. I dipinti comprendono anche un grande polittico eseguito dal Maestro "in omaggio" a Piero della Francesca, pittore al quale Botero si è sempre ispirato sin dal suo soggiorno-studio a Firenze all'inizio degli anni '50.
La mostra è un'operazione no profit poiché i denari della sponsorizzazione, i biglietti d'ingresso, la vendita dei cataloghi andranno probabilmente a costituire un utile che sarà destinato al Comune di Firenze ed alla Soprintendenza per il recupero di una o più opere d'arte.
Piazza della Signoria, Cortile degli Uffizi, Sala d'Armi (Palazzo Vecchio), 24 giugno- 28 agosto.