Testimonianza di Andrea Pisaneschi (I)
"Dell'alluvione fummo informati dal preside del nostro Liceo Classico dove io ero iscritto al primo anno. Il consiglio scolastico acconsent" agli studenti di portare la loro solidarietà a Firenze. Avevo 17 anni con un mio compagno di scuola decidemmo di partire per dare una mano.
A nostre spese prendemmo il treno e arrivammo a Firenze di sera. Alla stazione ci sembrava che ci fosse stata la guerra. Andammo a dormire ospiti di una zia del mio amico e la mattina seguente ci dirigemmo alla Biblioteca Nazionale dove ci misero a spalare il fango. Lavoravamo con i paracadutisti e il fango era veramente tanto che in alcune stanze della biblioteca arrivava fino ad un metro d'altezza. In genere copriva i ripiani più bassi degli scaffali. Durante il lavoro, ogni tanto passava qualcuno che ci portava bevande calde come tea o caffé delle sigarette e dei panini.
La sera eravamo stanchi e sporchi e prima di entrare in casa ci veniva fatta una disinfezione. Rimanemmo a Firenze per tre giorni. Quando tornammo a scuola io ero pieno di vanto coi ragazzi del liceo. E' un'esperienza che rifarei anche se é stata molto dura, ero felice di ciò che avevo fatto. Ho un figlio di 18 anni che si chiama Sacha e che sa della mia esperienza del 1966 e se dovesse capitare anche lui farebbe la stessa cosa."
FAN-Florence ART News a cura di Silvia Messeri & Sandro Pintus |
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