Comune di Empoli
Provincia di Firenze Regione Toscana
Soprintendenza per i Beni Artistici
e Storici di Firenze presentano IL DIARIO di Jacopo da Pontormo
I disegni per gli affreschi
di San Lorenzo
All'epoca del Diario presentato nella
mostra di Empoli, ovvero negli anni 1554-5556, Jacopo
Pontormo stava affrescando il registro inferiore del Coro della Basilica di
San Lorenzo a Firenze, opera estremamente impegnativa trattandosi della cappella
maggiore della chiesa da sempre sotto il patronato della famiglia
Medici. La decorazione era incentrata sulla storia della Salvezza dell'uomo
e in città si diceva che l'artista volesse emulare e superare lo stesso
Michelangelo che poco
prima, negli anni 1536-41, aveva stupito il mondo con la drammatica rappresentazione
del Giudizio Universale nella Cappella Sistina (anche questa commissionata da
un Medici, papa Clemente VII). Il Vasari,
che descrive la composizione nella "Vita" del Pontormo, parla di malinconiche
scene di cadaveri ammucchiati.
Pontormo, Studio di nudo sdraiato
L'incarico era stato affidato al pittore dallo stesso duca
Cosimo I intorno al 1546 ma l'affresco
non era ancora compiuto quando Pontormo morì, il 31 dicembre del 1556 (o
il 1 gennaio del '57), e fu portato in qualche modo a termine da Agnolo
Bronzino, fedelissimo del maestro. Infine, l'intera composizione fu distrutta
intorno al 1740, in seguito ad alcuni lavori di ristrutturazione del Coro. Oltre
al Diario e alla descrizione del Vasari
(la più importante ma non l'unica), ci aiutano a ricostruire la composizione
un'incisione del 1598 conservata all'Albertina di Vienna e i numerosi disegni
preparatori raccolti agli Uffizi.
Nel Diario, steso appunto negli ultimi tre anni di vita
dal genio di Pontorme, le registrazioni degli eventi pittorici
del lavoro in corso sono spesso accompagnate da schizzi, rapidissimi e sintetici,
tracciati come promemoria in margine alle carte del manoscritto. Si tratta di
40 piccoli disegni che rendono con chiarezza l'idea della figura, o dei gruppi
di figure, in corso d'esecuzione, e che insieme alle annotazioni pittoriche si
riferiscono alle grandi scene del registro inferiore del Coro di San Lorenzo:
il Diluvio, la Resurrezione dei morti, il Martirio di San Lorenzo (terminati dal
Bronzino) e l'Ascensione
delle anime.
Alcuni di essi possono essere chiaramente connessi con una copia dalla Resurrezione
dei morti conservata al Victoria and Albert Museum di Londra e con gli studi preparatori
per gli affreschi, un cui nucleo rilevante si conserva agli Uffizi. Della collezione
fiorentina sono presenti nella mostra di Empoli tre stupendi esemplari autografi,
mentre gli altri (una trentina) sono esposti in contemporanea presso il Gabinetto
Disegni e Stampe degli Uffizi, che possiede oltre 200 disegni del maestro di Pontorme,
la maggior parte dei quali provenienti dalla raccolta seicentesca del cardinale
Leopoldo de' Medici (1617-1675), fratello del granduca Ferdinando
II. Grande ordinatore di quella raccolta, e prima ancora esperto conoscitore
e collezionista di disegni sia in proprio che per conto del cardinale, fu proprio
lo storiografo d'arte Filippo Baldinucci (1625-1696), autore della copia del Diario
di Jacopo Pontormo esposta insieme all'originale nella mostra
promossa dal Comune di Empoli al Convento degli Agostiniani.