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Di Gloria Chiarantini





Notti in chiesa all'Impruneta

C'è un percorso magico da seguire nelle notti di giugno. Una strada fra gli ulivi e i vigneti che ci porta alle soglie del Chianti, a soli 14 chilometri da Firenze, nel territorio d'Impruneta. E' un percorso itinerante fra sacralità, arte e spettacolo ideato da Sabrina Giuliani con l'assessorato alla Cultura del Comune per accompagnarci, fino al 28 giugno, alla riscoperta di tesori di alto contenuto artistico, seguendo le tracce degli antichi insediamenti e delle pievi altomedievali, alcune delle quali da poco restaurate. Si intitola "Il giro delle 7 chiese" ma in realtà il successo dell'edizione '99, la prima, ha portato in cartellone altre due chiese e ha fatto "lievitare" la manifestazione da 7 a 13 appuntamenti, con un occhio di riguardo a Tavarnuzze, frazione principale d'Impruneta, dove si terrà il concerto inaugurale nel pomeriggio del 17 giugno. Gli altri appuntamenti saranno tutti alle 21 e trasformeranno nove luoghi della Fede in altrettanti splendidi contenitori per una serie di spettacoli di musica, danza e teatro. Il paesaggio imprunetino è una immensa fonte di bellezza, vagare nelle sue campagne significa immergersi nell'emozione sempre nuova della conoscenza delle nostre origini, là dove si stabilirono gli etruschi e poi i romani. Infinite le sorprese che ogni angolo, anche il più piccolo, ci riserva, sia sotto il profilo paesaggistico che artistico. Alcuni dei suoi tesori, come le piccole chiesette nascoste fra i cipressi ed incorniciate fra gli argentei colori degli ulivi, risultano ancora poco conosciuti. "La nostra manifestazione - dice l'assessore Riccardo Lazzerini - sarà l'occasione per scoprire o riscoprire questi luoghi fantastici". Fra questi luoghi non poteva mancare la Basilica di Santa Maria dell'Impruneta, celebre santuario e quest'anno Basilica Giubilare, nata per ospitare una miracolosa immagine della Madonna rinvenuta "in prunis" ("fra i rovi", ecco l'origine del nome del Borgo). La Basilica di Santa Maria, consacrata nel 1060, ha subito numerosi rifacimenti e restauri, specie dopo i bombardamenti dell'ultima guerra, ma conserva ancora i chiostri del '300 e del '500, una straordinaria cripta romanica, un'abside del 1525 e l'elegante porticato esterno fatto edificare nel 1634 dai granduchi medicei, che amarono sempre la chiesa e le donarono nei secoli un prezioso corredo di oggetti d'arte sacra conservati oggi nel Museo (info 055.213729). All'interno, opere di Michelozzo,Giambologna, Tacca e Luca della Robbia, che nelle fornaci imprunetine veniva a trasformare in capolavori le sue terrecotte invetriate. La Basilica ospiterà un concerto di Musica Sacra mercoledì 21 giugno. Altrettanto antica e piena di memorie è la chiesa dei Santi Stefano e Caterina a Pozzolatico, dove la Società Corale di Mutuo Soccorso di Impruneta si esibirà lunedì 26 giugno. I primi documenti sulla chiesa risalgono al Mille, quando l'abitato di Pozzolatico (dal latino "pluteum laticum" = pozzo d'acqua, o "puteus oleaticus" = poggio di ulivi), che si trovava vicino a grandi vie consolari come la Cassia, vide svilupparsi una estesa rete di strade pedonali e veicolari: molte di queste si incrociano proprio sul luogo dove, con la diffusione del cristianesimo, fu costruita la chiesa intitolata a Santo Stefano. La Santa Caterina della seconda intitolazione è invece Santa Caterina de' Ricci (1522-1590), suora domenicana della famiglia che dalla metà del Trecento fu signora di Pozzolatico. Furono proprio i Ricci a ricostruire la chiesa nel 1737. Al suo interno potrete ammirare una "Madonna col Bambino" dello straordinario Alessandro Allori, pittore ufficiale della corte medicea, datata 1582. Raggiungendo l'Impruneta dalla parte della Certosa, vicino al casello dell'A1 e poco prima di Tavarnuzze, ci si imbatte nella deviazione verso le frazioni di Le Rose, Baruffi e Quintole. Qui troviamo altri due gioielli dell'architettura sacra del luogo: la chiesa di San Miniato a Quintole e la chiesa di San Lorenzo alle Rose. La prima, raggiungibile da una stradina non asfaltata, ha uno stile architettonico elegante e severo, con pianta a croce latina, un interno trecentesco e frammenti di affreschi dell'epoca: il 17 giugno vi si potrà ascoltare uno spettacolo di musiche e poesie con la chitarra di Flavio Cucchi. La seconda è ancora più preziosa, se ne hanno notizie fin dall'XI secolo (la cita poi un documento del 1120 conservato a Camaldoli) anche se nella prima metà del Trecento fu ricostruita. La facciata con la sua struttura a capanna ed il perimetro murario in pietra rivelano, nella loro scarna semplicità, tracce evidenti dell'antico edificio trecentesco. All'interno, insieme a dipinti di Ridolfo del Ghirlandaio e Andrea Boscoli, c'è un vero gioiello, una Madonna col Bambino ormai accettata come opera di Taddeo Gaddi (1320-1366), erede della Bottega di Giotto. La chiesa de Le Rose ospiterà due serate di musica: il 20 giugno con un Quintetto di clarinetti e il 28, in chiusura di rassegna, con Gli Archi del 900 "Archea". Gli altri appuntamenti saranno nella Parrocchia del Sacro Cuore di Tavarnuzze (18 giugno, Serata Corale con "Messa Creola" e Spirituals, e 22 giugno con lo spettacolo "Sacre Voci" a cura della Compagnia Teatro del Dharma), nella chiesa di San Paolo alla Croce a Colleramole (23 giugno, musica e danza con la compagnia ImagoLab e il Trio "Violando"), nella chiesa di San Martino a Bagnolo (25 giugno, recital di violoncello) e nella chiesa di San Gersolé (27 giugno, musica Antica dell'India). Per non perdersi una di queste straordinarie occasioni conviene informarsi e prenotare telefonando alla Biblioteca Comunale d'Impruneta (055.2011700), dove troverete sempre un pronto aiuto.


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